Il mercato immobiliare residenziale italiano sembra confermarsi ancora piuttosto stabile: nonostante l’emergenza sanitaria Covid-19, infatti, i prezzi delle case segnano un deciso aumento. Secondo quanto messo in luce di recente dall’Istat questa crescita sarebbe stata del +3,1% rispetto al trimestre precedente e del +3,9% su base annua.
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Un trend incoraggiante, ma è necessaria cautela
A subire questa marcata accelerazione nei prezzi di vendita sono sia le abitazioni nuove (+2,7%) sia quelle già esistenti (+3,7%), entrambe in crescita rispetto a quanto era stato rilevato dall’Istituto nei tre mesi precedenti (rispettivamente del +1,0% e del +1,9%).
Una tendenza però che fa riflettere, specialmente se si considera che oggi le famiglie stanno vivendo una situazione economica instabile, con un potere spendente ridotto rispetto a qualche mese fa, dovuto anche alla maggiore incertezza nel futuro. A cosa si deve dunque questo incremento dei prezzi? Le evidenze dell’Istat sembrano essere una conferma della dinamica che aveva iniziato a manifestarsi già a partire dalla seconda metà del 2019, e si riferisce ai contratti stipulati tra aprile e giugno, le cui condizioni in realtà erano state stabilite prima del lockdown e dell’emergenza Covid.
Si tratta comunque di segnali incoraggianti, che dimostrano una solidità del mercato immobiliare nazionale e che non prevedono un calo della domanda generalizzato e collegato ad un aumento dei prezzi delle case. Secondo le previsioni degli esperti, comunque, ci si dovrà attendere uno stand by delle compravendite durante i prossimi mesi, almeno fino a quando la situazione non sembrerà più stabile, anche se questo non sarà collegato esclusivamente ad un aumento dei prezzi degli immobili.
Poche differenze su base geografica
L’aumento dei budget necessari a concludere una compravendita immobiliare sul nostro territorio sembra essere generalizzato in tutta la penisola, anche se persistono comunque differenze a livello geografico.
A caratterizzarsi per aumenti più marcati sono in particolare il Nord Ovest e il Nord Est, dove i prezzi crescono rispettivamente del +5,5% e del +4,1%. Subito dopo il Sud e le Isole con un +2,3%, mentre il Centro Italia si contraddistingue per avere un aumento dei prezzi meno marcato, ma comunque esistente (+0,9%).
Ragionando su quanto accade nelle principali capitali italiane, a Milano ad esempio si evidenzia una crescita piuttosto marcata su base annua: qui per comprare una casa adesso serve il 15,9% in più. Sempre in crescita, anche se in modo più leggero, i prezzi necessari per acquistare un immobile a Roma (+1,3%) e a Torino (+1,8%).