Comprare casa con il Covid, dove conviene farlo oggi? La vendita o l’acquisto di immobili in piena pandemia possono sembrare operazioni in qualche caso azzardate. Ecco una mappa degli investimenti nel mattone giusti da fare in questo periodo nel nostro Paese.
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Come ha reagito il mercato immobiliare
Stando a quanto riportato in un approfondimento del Corriere della Sera di qualche giorno fa, la prima ondata di Covid-19 non ha avuto effetti devastanti per il mercato immobiliare residenziale nazionale. Certamente, il numero delle compravendite si è ridotto, dovendo fare i conti con le settimane di confinamento, con le difficoltà nella mobilità, e con i vari rallentamenti burocratici del sistema. Segnali incoraggianti emergono anche sul fronte dei prezzi: secondo l’ultimo rapporto di Tecnocasa da febbraio a ottobre le quotazioni sono calate solamente dell’1%.
Un mercato solido, che ha tenuto bene all’emergenza sanitaria, almeno fino a questo momento. Oggi infatti rimane l’incognita delle conseguenze di questa seconda ondata pandemica, che potrebbe lasciare segni più forti sul mercato immobiliare. Gli esperti si dicono fiduciosi almeno nelle situazioni in cui le famiglie dispongono di liquidità: in questi casi, infatti, il confinamento potrebbe aver accelerato la voglia di mattone. Il problema però rimane per chi invece ha il desiderio di concludere una transazione immobiliare, ma non dispone del budget per farlo; secondo Nomisma le banche adesso sono infatti più attente nelle valutazioni prima di concedere credito a coloro che ne fanno richiesta.
Quindi dove investire nel mattone?
Difficili fare previsioni esatte in questo momento, ma il Corriere ha dato uno sguardo retrospettivo ai dati raccolti da Tecnocasa negli ultimi tre anni, per individuare le zone più favorevoli dove sono state finalizzate delle compravendite immobiliari. In cima alla classifica troviamo Milano; qui dall’autunno del 2017 le cifre necessarie per comprare casa sono salite in media del 27%. Un aumento che però si rende particolarmente vivace nell’area Nord della città, e in particolare tra Viale Certosa e la Bovisa dove l’incremento dei prezzi è arrivato a toccare punte del 50%; aumento delle quotazioni consistente anche per le aree semicentrali come Viale Piave, Viale Morgagni e Corso San Gottardo. Più contenuti i rialzi all’interno della cerchia un po’ per la qualità scarsa dell’offerta rispetto alle aspettative dei compratori e un po’ perché i prezzi si sono mantenuti sempre piuttosto elevati.
Situazione diversa a Roma, dove nel corso degli ultimi tre anni le valutazioni delle case hanno subito una diminuzione del 3,6% in media. Fanno però eccezione le zone di Piazza del Popolo, del Ghetto e Via del Babuino che hanno visto un incremento dell’1%, mentre ancora migliori le quotazioni di Prati che ha visto un aumento del 4,3%. Comprare casa a Napoli sembra essere un buon investimento, qui le cifre sono aumentate a livello generalizzato soprattutto nei quartieri di medio / alto livello come ad esempio Monteoliveto che ha visto i prezzi crescere del +26,5% oppure il Vomero con un aumento del 16%.