Grandi novità in campo di ristrutturazione immobiliare: l’Ecobonus al 110% è finalmente diventato legge grazie alla conversione del Decreto Rilancio, con le modifiche apportate solamente qualche giorno fa in Parlamento, che fissano in modo ufficiale tetti di spesa e immobili per i quali si potrà fare richiesta. Vediamo quindi insieme cosa cambia e chi potrà accedere a questa agevolazione.
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Chi sono i beneficiari
Rientrano tra questi i condomini e le persone fisiche che possono utilizzare tale agevolazione per un massimo di due unità immobiliari fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati su parti comuni. Possono richiedere l’Ecobonus anche le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le associazioni e società sportive dilettantistiche per lavori su immobili (o loro parti) adibite a spogliatoi, ma anche le case popolari per interventi su parti adibite a edilizia residenziale pubblica, oppure le cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi su immobili di loro proprietà oppure ceduti a soci. Rientra nelle ultime novità la possibilità di estendere l’Ecobonus al 110% a seconde case e villette a schiera, mentre si conferma l’esclusione per ville, castelli e immobili di lusso.
Quali sono gli interventi coperti dall’Ecobonus
Rimangono fermi i principali tre interventi, e cioè:
- l’isolamento termico di superfici che interessano l’involucro dell’edificio che siano verticali, orizzontali o inclinate (questa è la novità), per un’incidenza superiore al 25%
- gli interventi sulle parti comuni degli edifici, oppure su edifici unifamiliari, per la sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il
raffrescamento o la fornitura di acqua calda, a condensazione, e con efficienza almeno pari alla classe A, ma anche a pompa di calore, abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e
sistemi di accumulo. Per i comuni montani (novità) l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente - interventi finalizzati all’adozione di misure antisismiche, compresi i sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici se realizzati assieme a interventi di miglioramento o adeguamento antisismico.
I nuovi tetti di spesa
L’iter parlamentare ha portato delle novità in particolare sui tetti di spesa previsti per l’agevolazione; entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio dovrà necessariamente essere emanato un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate e un decreto attuativo del Mise che rendano operativo l’Ecobonus al 110% definendo nel dettaglio modalità di cessione del credito e sconto in fattura.