L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è lo strumento fondamentale per valutare e comparare la situazione economica dei nuclei familiari – ovvero di tutte le persone riportate sullo “stato di famiglia” che coabitano presso la stessa abitazione – allo scopo di chiedere bonus e agevolazioni legati al possesso di specifici requisiti.
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Ma quali sono le novità per l’ISEE 2023 e quali sono i documenti per rinnovare l’ISEE? Scopriamo tutto in questo articolo.
Cosa ci vuole per l’ISEE 2023?
La dichiarazione ISEE è essenziale per ottenere vari bonus e agevolazioni, in particolare i bonus relativi alla fornitura idrica, all’elettricità e al gas. Ma cosa ci vuole per l’ISEE 2023?
Per ottenere l’ISEE 2023 bisogna innanzitutto compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), che si può presentare direttamente online tramite l’apposito servizio dell’INPS, tramite i CAF oppure tramite l’ISEE precompilato.
Per richiedere l’ISEE 2023 online nella modalità precompilata sul sito dell’Inps bisogna accedere nell’area personale MyInps e selezionare il servizio “DSU precompilata”, nel quale l’INPS acquisisce in autonomia i dati necessari al calcolo dell’ISEE, a cui vanno aggiunti quelli autodichiarati dal richiedente.
In questo modo il rilascio dell’attestazione è molto più rapido. Peraltro, tra le novità ISEE 2023 c’è la priorità data dalla legge di Bilancio alla DSU precompilata. Il testo della legge, infatti, riporta che “A decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata, fermo restando la possibilità di inoltrarla anche per via ordinaria”.
Qualunque opzione si scelga per compilarla, la DSU si può presentare in qualsiasi periodo dell’anno ed è valida fino al 31 dicembre.
Quali sono i documenti che servono per fare l’ISEE?
Per presentare la DSU e ottenere l’ISEE 2023 il dichiarante deve presentare diversi documenti.
Vediamo nel dettaglio quali sono i documenti per rinnovare l’ISEE.
Innanzitutto ci sono i documenti anagrafici del dichiarante e del nucleo familiare:
- un documento d’identità valido;
- la tessera sanitaria di tutti i componenti del nucleo familiare;
- i dati dell’abitazione di proprietà o – in caso di affitto – la copia del contratto di affitto con gli estremi di registrazione e le ricevute di pagamento;
- le targhe delle auto, delle moto o dei veicoli posseduti.
Altri documenti per l’ISEE 2023 includono quelli relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021 e ai redditi percepiti. In particolare:
- il saldo contabile dei depositi bancari e postali;
- gli estratti conto con giacenza media annua dei depositi bancari e postali al 31 dicembre 2021;
- le azioni o le quote detenute presso società o organismi di investimento collettivo di risparmio;
- la tipologia e il numero identificativo del rapporto patrimoniale, il codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, la data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali;
- i dati del patrimonio immobiliare che risultano dalla visura catastale;
- il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato (per lavoratori autonomi e società);
- i certificati catastali, gli atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero;
- l’atto notarile di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
- la certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- la targa o gli estremi di registrazione al P.R.A. di auto o moto di proprietà con cilindrata uguale o superiore a 500 cc;
- la targa o gli estremi di registrazione al R.I.D. di navi e imbarcazioni da diporto.
Per quanto riguarda i redditi per l’ISEE 2023, la situazione reddituale da considerare è quella relativa a due anni prima – quindi il riferimento sono i redditi del 2021 – e dovranno essere presentati:
- il modello 730 o il modello Redditi 2023 con riferimento al periodo di imposta 2022;
- la certificazione Unica 2022;
- la dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
- gli assegni percepiti o corrisposti nel 2021 per coniuge e figli;
- i redditi da lavoro dipendente prestato all’estero e tassato nello stato estero;
- altre certificazioni reddituali attestanti compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini IRPEF, borse e/o assegni di studio.
Infine, vediamo che documenti servono per rinnovare l’ISEE 2023 se nel nucleo familiare sono presenti persone con disabilità.
In tale circostanza si deve innanzitutto presentare la certificazione della disabilità con la denominazione dell’ente che l’ha rilasciata, il numero del documento e la data del rilascio.
Dovranno quindi essere forniti i certificati di eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali nell’anno precedente alla presentazione della DSU, e quelli di spese per l’assistenza personale, detratte o dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente alla presentazione della DSU.
Quando rinnovare l’ISEE 2023?
Tutti i modelli ISEE elaborati durante il 2022 sono scaduti il 31 dicembre 2022, e da gennaio si può aggiornare l’ISEE 2023, fermo restando che il rinnovo dell’ISEE può essere richiesto in qualsiasi mese dell’anno, se necessario per presentare una richiesta di agevolazione.
L’attestazione ISEE ottenuta rimarrà valida fino al 15 gennaio dell’anno successivo a quello in cui è stata fatta.
ISEE 2023 per assegno unico: quando presentarlo
L’assegno unico per figli a carico si rinnova dal mese di marzo 2023, con importi riferiti alla situazione ISEE al 28 febbraio.
I richiedenti che entro inizio marzo avranno già presentato l’ISEE 2023 riceveranno l’importo base e la maggiorazione, mentre chi non lo ha ancora presentato riceverà l’importo minimo, ma avrà diritto agli arretrati presentando l’ISEE 2023 entro il 30 giugno.