Locazioni: cosa fare in caso di lavori fatti dal conduttore

Come si deve regolare il locatore nel caso in cui il conduttore effettui dei lavori nella casa presa in affitto? Vediamo insieme la sentenza 2134/20 in cui la Ctr Lombardia ha chiarito alcuni aspetti relativi all’affitto di immobili ed eventuali lavori al loro interno.

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Come funziona in linea generale

Si tratta di un argomento quanto mai attuale, e sul quale, prendendo come base proprio la sentenza 2134/20, il Sole 24 Ore ha di recente condotto un approfondimento. Non si esclude, infatti, la possibilità che il locatore tragga vantaggi dai lavori fatti dal conduttore, a spese e cura di quest’ultimo. In questi casi si applica il principio della Cassazione in base al quale il canone di locazione vada dichiarato per intero da parte del locatore, mentre il conduttore può da questo dedurre gli eventuali costi sostenuti, presentando la documentazione. Tutto ciò è dunque possibile, fermo restando il principio che il locatore debba trarre qualche tipo di vantaggio da queste opere, che devono quindi essere di carattere funzionale e logistico.

Il caso e la sentenza

Il caso riguardava un contribuente che ha impugnato un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate a suo carico, a seguito di controlli. Il contribuente aveva infatti specificato una riduzione del canone di locazione per due annualità e la non debenza per i primi due mesi di locazione. Secondo l’ufficio che ha avviato gli accertamenti però la diminuzione del canone e la clausola di non debenza del canone per i primi due mesi di affitto della casa risultavano essere un pagamento alternativo dal momento che la parte conduttrice aveva effettuato dei lavori all’interno dell’immobile.

Il ricorso presentato è stato accolto dai giudici di primo grado, in quanto non erano state indicate le ragioni, pertanto la richiesta del contribuente può essere solo parzialmente accoglibile, anche tenendo presente che non erano stati resi espliciti i calcoli con i quali l’Ufficio era arrivato a rideterminare il reddito imponibile e l’imposta maggiore.

La Ctr Lombardia ha quindi dovuto riformulare la sentenza dal momento che è indispensabile verificare se tali opere rispondessero a un vantaggio per il locatore oppure se si trattasse solamente di migliorie fatte dalla parte conduttrice.