Promuovere al massimo gli investimenti nella ristrutturazione immobiliare, investire nella riqualificazione energetica, nella sostenibilità e nella messa in sicurezza sistemica, con il principale obiettivo di aumentare il valore di mercato degli immobili. Ecco gli elementi base dai quali si è partiti per elaborare il documento “Indicazioni metodologiche preliminari sulle modalità di valutazione dell’efficienza energetica e della qualificazione sismica degli edifici nel valore di mercato”.
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Come funziona questo documento
La riqualificazione delle case, infatti, porta numerosi benefici non solo in termini ambientali, ma anche economici. Come abbiamo avuto modo di vedere in questo articolo, individuare soluzioni che consentono di risparmiare da un punto di vista di costi di gestione ordinaria può diventare un vero e proprio plus, aumentando considerevolmente il valore capitale dell’immobile sul mercato. Ecco dunque che l’esistenza di questo documento si rivela cruciale nel guidare tutti coloro che sono interessati ad aumentare il valore della propria casa, attraverso una serie di utili approfondimenti. Valorizzare il grado di efficienza energetica e di resilienza contribuisce a una diversa stima del valore di mercato delle proprietà, per esempio. A livello generale questo documento permette di avere indicazioni più concrete e operative in tema di valutazione dell’efficienza energetica, cosa che di conseguenza incide sul valore di mercato di una casa.
Come è strutturato il documento
Si tratta di un documento che non ha lo scopo di essere prescrittivo per il valutatore e di conseguenza non rappresenta un obbligo per i committenti. La sua struttura è divisa in quattro diversi capitoli tematici. Il capitolo 1 riporta indicazioni metodologiche per la stima del grado di efficienza energetica e di messa in sicurezza degli immobili, per una corretta valutazione immobiliare. Il capitolo 2 richiama le due diligence del perito, mentre il capitolo 3 è dedicato al rapporto di valutazione. Infine il quarto capitolo si occupa specificatamente del settore agricolo e agroindustriale. Il documento è stato realizzato attraverso la collaborazione Abi, Ania, Assovib, Cdp, Collegio Nazionale Agrotecnici, Collegio Nazionale dei Periti agrari, Confedilizia, Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali, Consiglio Nazionale degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, Consiglio Nazionale Ingegneri, Consiglio Nazionale Geometri, Consiglio Nazionale dei Periti industriali, Tecnoborsa.